Lunghezza testo SEO: le dimensioni contano?

Lunghezza Testo SEO
Marco Ponteprino

Marco Ponteprino

Articolista, Copywriter, Newser, SEO ma sopprattutto appassionato di Web & Web Marketing.
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La lunghezza di un testo SEO è fonte di dibattito da tempo. Per alcuni è un fattore di posizionamento imprescindibile, per altri conta zero. Ma a livello pratico conta realmente? E se sì, quanto influisce la quantità di parole di un articolo?

Se lavori come Web Writer, ti sarà capitato di ricevere richieste assurde ed a volte incomprensibili.

Ci sono committenti capaci di chiederti un articolo sulle “forbici per i peli del naso” da 4.000 parole e altri che pretendono un pezzo sull’ultimo modello di iPhone impiegandone solo 250. Fino a qualche anno fa la principale direttiva era quella di scalare le SERP sfruttando la quantità, al giorno d’oggi questa tendenza si è leggermente ridimensionata.

Nonostante ciò, la ricerca della lunghezza ideale per un articolo è un qualcosa che turba ancora il sonno di molti apprendisti SEO o semplici appassionati del settore.

La lunghezza di un testo SEO è importante? Dai uno sguardo ai competitor!

Se, a grandi linee, un testo più lungo può apparire come più interessante per i motori di ricerca, limitarti a contare le parole per determinare la qualità di un contenuto testuale vorrebbe dire sottovalutare i complessi algoritmi di Google.

Probabilmente potevi ragionare in questo modo nei primi anni 2000, quando la SEO era un tema discretamente facile da affrontare, grazie ad alcune meccaniche di pubblico dominio. A causa di abusi (keyword stuffing su tutti), la situazione è radicalmente cambiata.

L’indirizzo preso da Google & C. è stato quello di analizzare una miriade di fattori per determinare il posizionamento di una pagina. In questa ottica, devi tenere conto che alcune SERP premiano articoli anche con un numero limitato di parole (vedi il tema meteo).

Dunque, la semplice quantità è un fattore importante ma non sempre determinante per poter posizionare un articolo.

Come individuare la lunghezza ideale per ogni tipo di articolo?

Secondo il mio punto di vista, la situazione è molto meno complessa di quanto si vuol far credere.

Se stai cercando di posizionare un articolo su una determinata SERP, basta osservare i competitor. Analizzando le prime posizioni, si può avere una panoramica sulla lunghezza degli articoli che hanno successo in quel preciso contesto.

Parole, parole, parole… testi corposi possono essere utili sotto il punto di vista SEO, ma non sempre!

In questo modo, se i primi tre risultati di una SERP presentano articolo con una lunghezza che varia dai 600 alle 800 parole, può essere un buon punto di partenza preparare un contenuto con 800 o 1.000.

Non solo: esaminare i competitor nelle migliori posizioni può anche fornire altre indicazioni interessanti su come puoi attaccare la loro posizione. Gestione dei tag title e struttura interna del sito infatti, possono essere “prese in prestito”, o meglio, perfezionate per ottenere risultati migliori.

Usufruendo poi di strumenti particolari, è persino possibile analizzare i link in entrata per capire come competere al meglio anche a livello di offsite. Anche per quanto riguarda le campagne di link building, dare una sbirciatina alla concorrenza può essere un buon modo di decifrare la SERP.

Senza divagare troppo dunque, la lunghezza di un testo sotto l’aspetto SEO può avere un certo peso o meno, a seconda della SERP specifica. In ogni caso, conoscere la strategia di chi si trova attualmente nelle prime posizioni, offre una base su cui lavorare.

Per competere non basta copiare le strategie altrui

Analizzare la concorrenza però, non vuol dire semplicemente copiare pari passo le loro metodologie di lavoro. Molto probabilmente, a meno che non si tratti di SERP poco competitive, ti troverai ad avere a che fare con siti anziani e domini con grande authority agli occhi di Google.

Dunque, per poter perlomeno sperare di poter duellare con i competitor, devi attuare una strategia capace di offrire a Google quel qualcosa in più per farti preferire.

Cosa puoi fare in questo senso? Oltre a proporre un contenuto testuale più esaustivo, è possibile lavorare su alcuni fattori che, se sommati, possono offrire dei piccoli vantaggi. Offrire, per esempio, una user experience migliore (intesa come velocità di caricamento della pagina e un inferiore tasso di bounce rating) può aiutarti.

Se vuoi realmente ottenere dei vantaggi in tal senso però, nella maggior parte dei casi la vera differenza viene dall’offsite, con una campagna di link building di alto livello.

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