Self publishing: cos’è e come può farti diventare (forse) ricco?

Self Publishing: macchina da scrivere
Marco Ponteprino

Marco Ponteprino

Articolista, Copywriter, Newser, SEO ma sopprattutto appassionato di Web & Web Marketing.
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Cos’è il self publishing e perché sempre più persone decidono di pubblicare libri ed ebook seguendo questa via?

Come puoi intuire dal nome stesso, quando si parla di self publishing ci si riferisce a un sistema di auto-pubblicazione (più o meno “assistita”) di libri ed eBook.

Attraverso questa pratica è possibile evitare l’intermediazione di un editore, ottenendo dunque maggiore autonomia, ma accollandosi tutto ciò che riguarda:

  • revisione;
  • impaginazione;
  • creazione di una copertina;
  • eventuale stampa della versione su carta;
  • promozione.

Anche se in molti casi questo modus operandi viene concepito come qualcosa di strettamente connesso alla rete, non è detto che il self publishing escluda il mercato cartaceo.

Grazie ai tanti servizi che hai a disposizione al giorno d’oggi, puoi concentrarti sulla stampa classica e, una volta ottenuti materialmente i libri, prendersi cura di promozione e distribuzione degli stessi.

Perché dunque tanti scrittori o imprenditori decidono di seguire questa via bypassando gli editori? In realtà le motivazioni sono diverse e, in questo articolo, cercherò di fare chiarezza a riguardo.

Self publishing: cos’è e come funziona

Trovare un editore, anche per un ottimo scrittore, non è così semplice.

L’abilità legata alla pura e semplice scrittura non è l’unico fattore che determina la possibilità di successo di un’opera letteraria.

Potresti anche aver scritto un libro straordinario, ma se l’argomento trattato è poco interessante o di nicchia potresti avere difficoltà a trovare un editore.

A livello pratico, un editore investe tempo e denaro per pubblicare un libro che può avere successo o meno, accollandosi tutti i rischi del caso.

Ciò significa che, a meno di non avere una certa fama nel contesto trattato o lavorare su un argomento con un target molto ampio, un libro è un forte rischio per chi si assume la casa editrice.

Criticità e costi, ovviamente, vengono bilanciati da una fetta consistente degli introiti del libro che, solo in caso di successo, può risultare redditizio per entrambe le parti coinvolte.

Utilizzando le enormi potenzialità della rete però, devi sapere che puoi pubblicare un libro/eBook senza passare tramite alcun tipo di intermediario.

Il Self publishing di fatto è una via alternativa che permette di operare in autonomia.

Self publishing in Italia: davvero è così facile fare soldi?

Attenzione però: se pensi che sia un modo per poter pubblicare un libretto messo su in una settimana e guadagnare soldi, ti stai sbagliando di grosso.

Ho avuto a che fare con alcuni webinar e corsi che spiegavano come è possibile cercare un articolista sottopagato, fargli scrivere un libro di un’ottantina di pagine scarse in tutta fretta e mettere su una copertina improvvisata per potersi ritrovare le tasche piene di denaro.

In realtà, sia per questioni etiche che per lavorare sul medio-lungo termine, è bene sapere che questo settore offre sì tante possibilità, ma mette di fronte anche a tante criticità che vanno affrontate. Ecco le principali.

La qualità non si compra tanto al chilo

Pensi di poter pagare un articolista 0,005 euro a parola e di ottenere un libro di qualità? Auguri.

Per poter ottenere recensioni positive e fare centinaia e centinaia di vendite, hai bisogno di ben altro. Non solo: se vuoi commissionare un libro per il self publishing, devi trovare qualcuno che sia esperto nel settore specifico.

Il rischio concreto è quello di ritrovarti tra le mani un contenuto anonimo che, per bene che ti vada, può ripagarti delle spese e nulla più.

E poi… se se paghi così poco un articolista, perché questo dovrebbe scrivere per te quando potrebbe pubblicare per conto suo?

Quando si parla di self publishing, individuare un ghostwriter, affidabile, puntuale e competente, risulta essenziale.

Se stai cercando qualcuno per realizzare un eBook o un libro cartaceo per il self publishing, parliamone insieme 🙂

Durante la mia carriera ho trattato svariati argomenti, dunque potrei esserti utile per realizzare contenuti di vario tipo.

 

Il self publishing in Italia e la questione lingua

Piaccia o non piaccia, il mercato italiano è limitato a livello di target.

L’obiettivo è, per questioni ovvie, quello di puntare a quello anglofono. Lì i numeri si sprecano, con milioni e milioni di potenziali lettori… ma anche di una concorrenza spietata.

Non solo: a meno che tu non sia un madrelingua, scrivere in inglese corretto ti sarà pressoché impossibile.

Assumere qualcuno? Certo, questo è un ottima via percorribile. Devi però riuscire a trovare e valutare un articolista di livello che lavori in inglese e che chieda una cifra contenuta.

Ti posso assicurare che gli articolisti che operano in inglese non sono economici come quelli italiani, sempre premesso che tu intenda puntare sulla qualità.

Se vuoi risparmiare… beh, nei paesi asiatici troverai sicuramente qualcuno che offrirà il proprio tempo per pochi spiccioli.

La scrittura è solo l’inizio

Il lavoro dell’editore non è semplice.

Se vuoi sostituirti a questa figura con il self publishing, come già accennato all’inizio dell’articolo, dovrai per forza avere a che fare con impegni che esulano la semplice scrittura.

Ti basti pensare all’impaginazione: anche se ti ho mostrato in passato programmi utili allo scopo, questi richiedono conoscenze ed abilità specifiche per essere gestiti.

Per la stessa revisione poi, dovrai affidarti a una persona esterna che, in molti casi, andrà comunque pagata.

E cosa dire della copertina? Si tratta di un elemento più che importante, da affidare a un grafico professionista.

Come se non bastasse poi c’è tutta la promozione. In questo senso si apre un intero mondo, fatto di social network e lavoro di PR che richiede molto tempo ed esperienza nel settore.

Le case editrici di matrice più tradizionale hanno già rapporti con testate giornalistiche, radio e TV. Tu, in autonomia, quali assi nella manica hai a disposizione?

Puoi lavorare posizionando con un articolo, sfruttando le tecniche SEO, oppure affidarti agli ADS a pagamento per piazzare sotto gli occhi di persone in target il tuo libro.

Di fatto però, devi trovare il modo per promuovere efficacemente la tua opera per poter valorizzare il tuo lavoro.

Non solo: per questioni grafiche e/o di impaginazione, dovrai comunque affidarti a professionisti del settore.

Sai già a chi rivolgerti? Quanto verrà a costare il loro lavoro?

Come scrivere un eBook

Self publishing e Amazon: una coppia perfetta?

Quando si parla di questo settore, al giorno d’oggi, il nome di Amazon è il primo che viene in mente.

La celebre piattaforma di cui parliamo infatti va, perlomeno in parte, a risolvere i problemi riguardo la visibilità di ciò che stai per pubblicare. A livello pratico dunque, Amazon Kindle Direct Publishing offre il contesto ideale per il self publishing.

Anche se è scontato che la piattaforma abbia una sua percentuale sulle vendite, offre un habitat ideale per promuovere sia produzioni cartacee che eBook.

Gli strumenti a disposizione e la gestione pubblicitaria, rendono questa soluzione ideale per quanto riguarda il self publishing, anche se non mancano le alternative alquanto interessanti.

In conclusione: il self publishing può farti diventare ricco?

Potenzialmente sì. A dispetto di ciò però, non è facile come molti corsi presentano questo percorso. Alla base di tutto vi è un prodotto di qualità, che deve per forza avere un target ampio.

Perché questo è un requisito fondamentale? La risposta è semplice: eBook e libri, a meno di eccezioni, sono prodotti low-ticket. In tal senso dunque, devi puntare sulla quantità delle vendite per marginare.

Lavorando in maniera adeguata su keyword, copertina, recensioni e in maniera ampia sul marketing, il self publishing può diventare una fonte molto redditizia.

Secondo la mia esperienza personale, se sei già impegnato nel contesto del web marketing e se individui un ghostwriter adatto allo scopo, può essere una soluzione ideale da integrare in un contesto lavorativo strategicamente variegato.

Il mercato italiano, d’altro canto, pur essendo ristretto, offre ancora ampi margini di manovra. Dunque, con collaboratori di livello e individuando una nicchia interessante e poco sfruttata, potresti comunque trovare terreno fertile per il tuo business.

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