Proviamo Melascrivi: opinioni e considerazioni

Melascrivi writing
Marco Ponteprino

Marco Ponteprino

Articolista, Copywriter, Newser, SEO ma sopprattutto appassionato di Web & Web Marketing.
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Riguardo Melascrivi, le opinioni in rete risultano alquanto contrastanti, che spaziano dall’entusiasmo più sfrenato fino ai commenti più negativi.

Ma di cosa si tratta? Melascrivi è una piattaforma editoriale che si pone come intermediario tra editori e autori ghostwriter (fai bene attenzione a questo termine, ne parleremo in seguito), traduttori e revisori.

Rispetto a queste soluzioni mi sono sempre visto abbastanza diffidente: perché affidarmi a un “filtro” che va a erodere una piccola parte del mio guadagno?

Ho sempre ritenuto che forum e siti specializzati fornissero adeguate opportunità a riguardo, senza peraltro chiedermi un centesimo in cambio.

Allo stesso tempo però, devo ammettere che piattaforme di questo tipo mi hanno sempre intrigato non poco. D’altro canto tutti meritano una chance, no?

In questo articolo ho voluto provare con mano le reali potenzialità di Melascrivi, al fine di comprendere una volta per tutte se questa soluzione può ritenersi positiva per chi si avvicina al settore della scrittura online o meno.

Nota bene: in questo articolo non affronterò la parte cashback proposta dal servizio in questione, non trovandola attinente all’ambito di produzione/acquisto di un contenuto testuale.

Opinioni Melascrivi: il punto di vista dell’editore/committente

Se sei un editore e stai cercando qualcuno che si occupi di contenuti sul tuo sito, questa piattaforma offre:

  • articoli redazionali;
  • articoli per blog;
  • guide e manuali;
  • testi per social;
  • articoli tecnici;
  • eBook.

Di fatto, quasi tutto ciò che ti serve per promuovere un progetto o un’attività online.

Al di là della bontà o meno di Melascrivi, come approfondiremo più avanti nell’articolo, dovresti considerare alcuni fattori.

Affidandoti a una piattaforma infatti, non hai nessun tipo di contatto diretto con chi crea i contenuti per il tuo sito.

Personalmente trovo questo il più grande limite in questa tipologia di servizi, in quanto “deumanizza” la figura del Web Writer.

Per poter lavorare in modo ottimale, deve instaurarsi un rapporto di dialogo tra chi ha ideato il sito e chi invece deve rifornire lo stesso con contenuti di qualità.

Scrivere per un sito Web, vuol dire dare linfa vitale a un’idea e a un progetto. Non è possibile ridurre il tutto a un freddo processo quasi industriale.

Tieni poi presente anche il lato economico: con un intermediario, andrai molto spesso incontro a costi superiori.

Cerca un articolista che ti ispira fiducia, parla con lui del tuo progetto. Dal confronto di idee possono nascere nuovi spunti e sinergie per il piano editoriale del tuo sito.

Un rapporto diretto comporta una serie di vantaggi che possono ripercuotersi in maniera positiva sugli obiettivi che vuoi raggiungere attraverso la tua presenza online.

 

 

Nei panni di un articolista appena iscritto

Dunque, per valutare Melascrivi anche sotto il punto di vista di chi svolge i lavori, vesto i panni di un neo content creator e comincio la mia avventura su questa piattaforma.

L’iscrizione è davvero semplice e richiede dapprima una casella di posta elettronica per confermare l’account e poi una serie di informazioni standard riguardanti l’articolista.

Una volta effettuato il primo accesso su Melascrivi, è possibile procedere con la definizione del mio profilo.

In tal senso, mi verranno chiesti i dati anagrafici, la fotocopia del codice fiscale e della carta d’identità nonché l’eventuale modalità di pagamento (PayPal o Iban bancario).

Il tutto in vista del potenziale pagamento per i miei articoli, che avrò modo di richiedere al raggiungimento dei 25 euro.

Nota bene: ho provato ad iscrivermi come partita IVA, dunque se intendi accedere alla piattaforma con altre formule la procedura di registrazione potrebbe variare.

L’articolo di prova

Una volta completata questa fase, mi viene chiesto un articolo di prova non retribuito. I temi disponibili sono:

  • Animali
  • Auto e moto
  • Casa e giardino
  • Cinema e TV
  • Cucina e ricette

E tanti altri. Una volta selezionato un argomento in cui mi sento discretamente ferrato, mi viene assegnato un titolo e 20 minuti per completare un testo a tema.

Nota bene: per una volta tanto in questo settore, il numero di parole sembra non avere particolare peso in fase di valutazione.

Qui arrivano i primi aspetti negativi: l’interfaccia appare tutto fuorché chiara. Viene giustamente richiesto l’utilizzo del grassetto, ma non esistono comandi o bottoni per gestire la formattazione in maniera adeguata.

Sono fornite anche alcune indicazioni vaghe lato SEO che, visto l’esiguo tempo a disposizione, risultano problematiche non solo assimilare ma anche solo leggere.

Il tutto va letto, recepito e applicato al volo, entro i fatidici 20 minuti. Se penso che faccio questo lavoro da anni, immagino chi è alle prime armi come si possa sentire.

Sarò lento io, ma fare un lavoro in queste condizioni mi è parso un po’ esagerato come prova iniziale.

Nel caso specifico mi è stato assegnato come argomento da trattare 5 film su ecologia e sostenibilità. Tra la realizzazione dell’intro, la ricerca dei nomi delle pellicole e la raccolta di qualche informazione per ognuna di esse, i 20 minuti non mi sono parsi sufficienti per un lavoro decente.

Ho terminato la prova con un articolo di circa 300 parole, con un senso di frustrazione notevole e quella sensazione di un lavoro malfatto a causa della fretta.

Se l’intenzione di Melascrivi è quella di mettere sotto pressione i neo articolisti però, devo dire che hanno studiato bene questo test.

Una volta concluso il contenuto di prova, l’ho inviato tramite un apposito pulsante. Compiuta questa azione, non mi è rimasto altro che attendere l’approvazione (e la valutazione) del contenuto proposto.

Interfaccia della piattaforma

Nell’attesa del responso per quanto riguarda l’articolo di prova, ho potuto comunque cominciare a girovagare sul sito di Melascrivi, prendendo dimestichezza con l’interfaccia generale del sito.

Rispetto all’impatto traumatico con il form dedicato al test di scrittura, qui è facile muoversi con una certa disinvoltura.

Il menu a sinistra, oltre al link per la home page di Melascrivi, ha voci come:

  • Articoli – dove sono disponibili i lavori assegnati e la relativa priorità;
  • Entrate – con un’area dedicata a fatturazione, cashback e lato economico;
  • Impostazioni – una serie di informazioni da gestire riguardo l’account;
  • MelaCondividi – istruzioni per condividere gli articoli sui social.

La parte superiore dell’interfaccia propone un riassunto dei guadagni (icona con monete), un’icona per le notifiche (il campanello), un’icona per il profilo e una per altre impostazioni a livello di notifiche.

Tutto semplice, tutto chiaro. Se hai un minimo di familiarità con siti e piattaforme di qualunque tipo, non vi sono problemi di sorta con questa interfaccia.

Valutazione dell’articolo e inizio del lavoro

Ho proposto l’articolo di prova il venerdì e, di domenica, mi è stata già data una risposta via mail. Pensavo di dover aspettare molto di più: un punto a favore.

La prova è stata valutata a 3 stelle e di ciò mi meraviglio, vista la “frittata” che avevo sfornato in tutta fretta, tra il poco tempo a disposizione, le tante direttive e con l’impossibilità di formattare il testo.

In ogni caso, non mi resta che affrontare la fase in cui, su numerose recensioni di Melascrivi, rappresenta il problema maggiore della piattaforma, ovvero l’assegnazione dei lavori.

La scritta sulla bacheca “Tutti gli articoli sono stati presi in carico in un attimo! La concorrenza è alta, continua a monitorare la tua bacheca” non lascia presagire nulla di buono a riguardo.

D’altro canto mi rifiuto di installare estensioni sul browser che potrebbero disturbare il mio lavoro (quello principale, che mi consente di mangiare!).

Nonostante tutto, i primi segni di vita sono arrivati in meno di 24 ore dalla mia accettazione su Melascrivi. Inutile dire che non sono neanche riuscito a leggere le istruzioni. Il titolo proposto, che poteva diventare il mio battesimo, era stato già soffiato da un altro articolista.

Se ricordo bene, si parlava di un pezzo da 800/1000 parole per un compenso di 12 euro. Tutto sembrerebbe dunque, una somma buona per qualcuno che si avvicina al settore, tenendo conto però, che si parla di lordo… in realtà c’è un grosso MA (come vedremo in seguito).

Sempre a memoria, il tempo richiesto per la consegna erano 48 ore. Riguardo al potenziale compenso però, vorrei un attimo approfondire.

Parliamo dei guadagni

Qui arriviamo alla parte più interessante della recensione di Melascrivi, ovvero quanto denaro si può guadagnare lavorando per questo servizio.

La cifra di riferimento per l’articolo precedentemente menzionato potrebbe ingolosire chi ha poca esperienza. In tal senso, citando il portale, la retribuzione lorda è la seguente:

  • 0,8 cent euro a parola per articolisti da una stella;
  • 1,0 cent euro a parola per articolisti da due stelle;
  • 1,2 cent euro a parola per articolisti da tre stelle;
  • 1,5 cent euro a parola per articolisti da quattro stelle.

Qualunque lavoro che si basi sulla quantità di testo, non fa distinzione tra stopwords e altre parole, anche per la relativa difficoltà dei conteggi.

C’è un grosso però: le stopwords (articoli, preposizioni e quant’altro) non vengono conteggiate.

Considerando l’utilizzo massiccio delle stesse nella lingua corrente italiana e delle tasse, scrivere un articolo diventa ben poco conveniente per un content creator.

Tengo comunque duro, con quella tenacia del giovane articolista in erba che vuole sfondare dimostrando il suo valore e provo, a prescindere a raccogliere il mio primo lavoro.

Scrittura articoli SEO

I miei primi (e ultimi) due articoli su Melascrivi

Il primo, anzi i primi due, articoli su cui sono riuscito a mettere le grinfie erano descrizioni di stabilimenti balneari del litorale romano. Si parla di mini-recensioni da 100-200 parole.

L’interfaccia, seppur migliore rispetto al contenuto di prova, ha presentato nuovamente dei problemi consistenti.

Al momento della prova, pensavo di avere dei problemi con i campi di inserimento, in quanto non potevo inserire H2 o altri tipi di formattazione.

Come mi è stato poi rivelato da cuan94 (che ringrazio per la segnalazione) l’inserimento di tag e altri elementi può non essere disponibile se il cliente non ha pagato alla piattaforma questo tipo di servizio extra. Una scelta un po’ bizzarra, ma che infondo facilita il lavoro dell’articolista.

Ben presto ho capito perché sono riuscito ad arrivare su questi contenuti. Tenendo presente della ricerca effettuata per le informazioni necessarie a completare il mini-articolo, ho impiegato circa 12-15 minuti.

Oltre a quanto sopra, bisogna aggiungere il tempo per leggere e interpretare le ben 324 parole di istruzioni su come realizzare il pezzo: di fatto circa più del doppio della lunghezza dello stesso.

Per 134 parole complessive, mi è stata assegnata una retribuzione di 1,61 euro lordi.

Con il secondo è andata meglio come tempo di esecuzione, perché comunque conoscevo già le istruzioni.

In questo caso però, ho potuto conteggiare qualche parola in meno: tirando le somme dunque, posso affermare che in circa 23-25 minuti ho incassato 3 euro lordi.

Pur immedesimandosi nei panni di un neofita del settore ho avuto la reazione più logica: ho eliminato il mio account dal servizio e ho cercato un modo più fruttuoso di impegnare il mio tempo.

Considerazioni finali su Melascrivi

Per poter dare un giudizio equilibrato su una piattaforma come Melascrivi è necessario vestire sia i panni di un potenziale editore che quelli di un articolista appena iscritto al sito.

Da editore, la scelta di una piattaforma di questo tipo può portarti tanti articoli e di qualità medio-alta in poco tempo.

Due fattori che, se ragioniamo in maniera obiettiva, sono un vantaggio innegabile.

Se però tieni in modo particolare al tuo progetto, poter interagire direttamente con l’articolista è senza ombra di dubbio preferibile.

Il singolo professionista lavora quasi come un artigiano, impreziosendo il tuo progetto e rendendolo unico, curandolo sotto ogni aspetto.

A meno che tu non sia un’azienda di grandi dimensioni, con necessità, puoi fare a meno di intermediari.

Cerca una persona competente in grado di curare in maniera diretta e con passione gli articoli per il tuo sito e soprattutto, dialoga con lui per migliorare il tuo progetto, portare visitatori, trasformandoli poi in lead per incrementare vendite e guadagni.

E sotto il punto di vista di un articolista?

Vale davvero la pena aspettare tanto tempo per arraffare un articolo ai tuoi colleghi e poi ottenere pochi euro? Come se non bastasse, essendo un lavoro come ghostwriter non ti offre nulla a livello di portfolio.

Non ho potuto provare in maniera ultra-approfondita la piattaforma in questione. Per poter lavorare e incassare qualche decina di euro avrei dovuto sacrificare ore e ore del mio tempo e ciò non mi era conveniente.

Non metto in dubbio che, una volta raggiunte le fatidiche 4 stelle, il lavoro su Melascrivi possa cominciare a dare i suoi frutti.

Di fatto però, esistono metodi e lavori che permettono di arricchire la propria esperienza, guadagnando con tempistiche molto più contenute.

Se hai bisogno immediato di spiccioli, forse puoi optare ANCHE su Melascrivi ma, spulciando un po’ su forum, gruppi e fanpage varie, puoi di sicuro trovare offerte di lavoro più vantaggiose.

Forse il passaggio di grado comporta più articoli, ma il conteggio delle parole “parziale” e l’impossibilità di firmare i propri pezzi restano comunque svantaggi troppo grandi a mio giudizio.

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