Indicizzazione e posizionamento: qual è la differenza?

Indicizzazione e posizionamento
Marco Ponteprino

Marco Ponteprino

Articolista, Copywriter, Newser, SEO ma sopprattutto appassionato di Web & Web Marketing.
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Indicizzazione e posizionamento sono due termini che, nel contesto SEO, sono tanto utilizzati quanto confusi. Facciamo un po’ di chiarezza a riguardo.

Avendo una forte connessione, questi vengono spesso invertiti e ciò comporta una difficoltà notevole di comprensione, soprattutto da parte dei novizi del settore.

Per rendere subito molto comprensibile questa differenza, ti basta intendere l’indicizzazione come la partecipazione a una gara (di qualunque tipo) e al posizionamento come la vittoria della stessa (o comunque arrivare tra i primi).

Dopo questa metafora, possiamo andare più a fondo, con una spiegazione un filo più tecnica.

Comprendere la differenza tra indicizzazione e posizionamento è molto importante

Non c’è posizionamento senza indicizzazione, ma se ti indicizzi non è detto che ti posizioni.

Quando vai ad indicizzare un sito, stai facendo in modo che questo sia scansionabile da Google. Ciò permette ad articoli e pagine in esso presenti e dunque potenzialmente di essere mostrati dal motore di ricerca ai propri utenti.

Il posizionamento invece, riguarda da vicino il lavoro di qualunque SEO Freelance che si rispetti. Questo avviene quando un articolo riesce a raggiungere una posizione di rilievo all’interno di una SERP specifica.

Andiamo dunque ad analizzare i due aspetti in maniera più approfondita.

Cos’è e come funziona l’indicizzazione sui motori di ricerca

Quando permetti a Google e agli altri motori di ricerca di scansionare il tuo sito o blog, l’indicizzazione è un’operazione automatica, che avviene naturalmente con il passare del tempo.

Questo tempo non ben definito di attesa, è comunque sfruttabile per “preparare il terreno” alle prime scansioni del motore di ricerca. In tal senso, dovresti preparare una sitemap.

Si tratta di un file in formato XML che riepiloga la struttura del sito. Questo permette a Google di facilitarne la scansione.

Visto che il motore di ricerca per eccellenza, gradisce tutto ciò che fa risparmiare lavoro, se individua questa “guida” apprezzerà maggiormente il sito in questione.

Come e perché bloccare l’indicizzazione di un sito?

Logo WordPressIn alcuni casi però, non è detto che l’indicizzazione sia (almeno nell’immediato) la scelta migliore.

Se stai lavorando sul tuo sito o vuoi ragionare in modo scrupoloso sui tuoi contenuti prima di darli in pasto a Google & C., potresti voler bloccare temporaneamente l’indicizzazione di un sito.

Su WordPress, per esempio, è possibile agire in questo modo:

  • vai in ImpostazioniLettura;
  • spunta la casella di fianco a Scoraggia i motori di ricerca ad effettuare l’indicizzazione di questo sito;
  • dunque conferma con un clic sul bottone Salva le modifiche.

Se invece usi un CMS diverso da WordPress o preferisci operare in maniera specifica su alcune pagine/articoli, dovresti affidarti al file robots.txt, agendo manualmente sullo stesso.

Forzare l’indicizzazione di una singola pagina

Dunque è il momento di parlare di Search Console. Questo importantissimo strumento, tra le tante cose, ti permette anche di forzare l’indicizzazione di una singola pagina.

Anche se gli spider frequentano abitualmente il tuo sito, nel momento in cui pubblichi un nuovo articolo ci vuole comunque un lasso di tempo prima che questo venga scansionato e indicizzato da Google.

Per affrettare tale processo, puoi utilizzare Search Console. Una volta che hai effettuato l’accesso, ti basta inserire l’URL specifico dell’articolo da indicizzare nel campo Controlla qualsiasi URL in (INDIRIZZO DEL SITO).

A questo punto, Search Console ti comunicherà se l’URL è già indicizzato o meno. In ogni caso, puoi chiedere a Google di scansionare l’articolo all’articolo, un’operazione utile se l’hai appena aggiornato.

Clicca su Richiesta di indicizzazione. Apparirà un pop-up con una barra di caricamento e la scritta Verifica della possibilità di indicizzazione dell’URL pubblicato – L’operazione potrebbe richiedere uno o due minuti. Dunque non ti resta che attendere.

Nota bene: fino al 2020 forzare l’indicizzazione portava una risposta nel giro di 15-20 minuti. Oggi questo lasso di tempo è molto più lungo (ma comunque molto inferiore a un indicizzazione spontanea).

Cos’è e come funziona il posizionamento sui motori di ricerca

Indicizzarsi vuol dire, in molti casi, apparire in seconda, terza o quarta pagina (in ottica desktop) o comunque richiedere diversi scroll per essere trovati (su mobile). Si tratta di risultati che, a livello puramente pratico, non si possono considerare un successo ma solo un punto di partenza.

Come si usa dire nell’ambiente, non c’è posto migliore per nascondere un cadavere della seconda pagina di Google!

Qui entra in gioco proprio il posizionamento, ovvero quell’insieme di pratiche che consente a un articolo di poter scalare la SERP, raggiungendo il vertice della stessa per ottenere più clic e più visite possibili.

Per raggiungere un posizionamento utile è necessario svolgere una complessa serie di pratiche conosciuta comunemente come SEO. In questo ambito, è inclusa la SEO onsite, ovvero la cura di contenuti, struttura del sito, gestione delle tassonomie e tanto altro.

Una volta che un sito è sano e performante, si può passare a ciò che è considerato SEO offsite. In questo settore rientra la link building, citazioni e tutti i segnali esterni che permettono di mettere in evidenza il sito agli occhi di Google.

A prescindere da tutto ciò, va sempre considerato come il posizionamento deve avere un fine chiaro. A cosa ti serve raccogliere centinaia o migliaia di visite se non puoi ottenere nulla oltre a qualche eventuale spicciolo su AdSense?

Dunque, quando si parla di SEO e posizionamento dovresti sempre ricordarti che, tutto ciò, non è altro che un tassello nell’enorme mosaico che è costituisce il Web Marketing.

Ma questa è un’altra storia e si dovrà raccontare un’altra volta…

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