Comprare articoli per un blog: perché e a chi rivolgersi?

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Marco Ponteprino

Marco Ponteprino

Articolista, Copywriter, Newser, SEO ma sopprattutto appassionato di Web & Web Marketing.
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Ha senso comprare articoli per un blog? Molto spesso il fai da te in questo settore non paga. Le principali alternative sono piattaforme specifiche o la selezione di un freelance. Approfondiamo insieme queste opzioni.

Se è vero che la concezione originale di queste piattaforme online è riconducibile a dei veri e propri “diari virtuali”, al giorno d’oggi esse rappresentano una serie di realtà molto variegate.

Se analizzi le varie tipologie di blog online,  ti renderai conto come questo strumento può essere vincente anche in ambito commerciale ed aziendale.

Se hai un sito del genere e intendi monetizzarlo in qualche modo, forse è meglio mettere da parte l’idea romantica del blog!

Chi si occupa di un progetto online a più ampio raggio, difficilmente ha tempo per curare i singoli articoli. Tanto più che, in molti contesti, la pubblicazione periodica è essenziale per raggiungere buoni risultati.

A ciò va aggiunto il fatto che, se i contenuti proposti sono particolarmente convincenti e riescono a posizionarsi efficacemente sui motori di ricerca, puoi sicuramente ottenere risultati migliori dal tuo blog.

Dunque, se non hai particolare dimestichezza con la scrittura online, a volte è meglio investire un po’ di denaro per trovare chi è in grado di preparare articoli da inserire nel tuo blog.

Perché comprare articoli per il blog?

Tieni presente che comprare articoli per un blog non è come acquistare patate al mercato.

Se è vero che un sito di questo tipo necessita di essere “alimentato” costantemente per convincere i motori di ricerca che è attivo ed in continua evoluzione, serve anche una certa qualità.

Ovviamente è importante che i post siano inediti. Proporre contenuti duplicati infatti può causare penalizzazioni da parte di Google e degli altri motori di ricerca.

Allo stesso tempo, gli articoli devono essere curati per ottenere migliori posizionamenti, dunque visibilità.

Rispetto al traffico proveniente dai social, destinato a consumarsi rapidamente, chi è posizionato ottimamente continua ad ottenere visite, senza fare praticamente più nulla.

Proprio per questo motivo, se intendi acquistare articoli per un blog, dovresti affidarti a chi realizza contenuti in modo professionale e che abbia le adeguate conoscenze di questo settore.

Tutto ciò, ti permette anche di risparmiare tempo che puoi investire in altri ambiti del tuo progetto online.

Quanto costa un articolo per il tuo blog/sito?

Il mercato della scrittura online è davvero ampio e al suo interno puoi trovare chiunque.

Puoi affidarti al semplice appassionato, che con poca costanza può fornirti articoli non ottimizzati sul suo hobby preferito senza chiedere compenso.

Al contempo puoi individuare professionisti specializzati in determinati settori, capaci di chiedere decine e decine di euro per un articolo di poche centinaia di parole.

Tutto dipende dal tipo di progetto che hai in mente. A grandi linee però, ti sconsiglio di risparmiare optando semplicemente su chi offre lavoro a prezzo minore.

A volte, per pochi euro, è possibile ottenere risultati davvero ottimi, con articoli di qualità elevata e capaci di posizionarsi più efficacemente.

Un articolo ben fatto può ripagarsi e renderti anche dieci o cento volte più di quello che ti è costato.

Come valutare la qualità di un articolo lato SEO

Voglio essere chiaro con te: in troppi pensano ancora ai contenuti in maniera troppo schematica, come si faceva una decina di anni fa.

Per esempio, la lunghezza è importante sì, ma questa va adatta al contesto della SERP in cui l’articolo si dovrà poi posizionare.

A volte, i tool per analizzare automaticamente in testo sotto il punto di vista SEO rendono un po’ troppo poco elastica la mente di chi lavora in questo settore!

In alcuni casi, un testo da 400-500 parole può essere sufficiente, in altri può essere necessario un testo di 2.000 parole.

Discorso simile per la sopravvalutata keyword density, un parametro ormai praticamente inutile, mentre vengono trascurati altri elementi molto più influenti come LSI e varianti della keyword principale.

A quanto detto poi, vanno aggiunti fattori come immagini (appositamente ottimizzate) e altri contenuti embed.

Il posizionamento è strettamente collegato anche alla qualità dei testi. Google infatti, ha lavorato per anni e anni, investendo tempo e denaro, per ottenere degli algoritmi in grado di rispettare anche quella che è l’esperienza utente.

Sotto questo punto di vista, i testi dovrebbero includere:

  • grassetto e corsivo;
  • elenchi puntati (sì, proprio come questo che stai leggendo);
  • link interni, contestualizzati in una struttura interna del blog;
  • link esterni, contestualizzati e verso siti di qualità, per offrire reale valore al visitatore.

Il tutto senza abusi, sempre ponendosi dalla parte del lettore e cercando di offrire un articolo completo ed esaustivo.

Non solo SEO: leggibilità e persuasione

Infine, proprio in piena ottica esperienza utente, va tenuto conto anche della leggibilità.

In questo ambito rientrano alcune direttive tecniche, come evitare periodi particolarmente lunghi o muri di scrittura, ma non solo.

A prescindere dal fine che ti poni con gli articoli del tuo blog, è importante che questi aderiscano perfettamente alla linea editoriale del tuo progetto.

A grandi linee, l’articolista deve sapersi adattare al potenziale lettore. Dunque, in alcuni casi è consigliabile un tono più formale, in altri un pizzico più scanzonato.

Un copywriter per eCommerce deve saper ammaliare i lead, spingendoli verso un determinato acquisto. Un articolista con studi medici che lavora su un blog a tema, deve invece saper dare nozioni in maniera esaustiva e poi, in maniera più o meno secondaria, spingere eventualmente sul copy.

Nel caso il testo richieda un minimo persuasione, è necessario trasmettere le emozioni giuste più che offrire testi belli stilisticamente.

Dove comprare articoli per blog?

Le alternative, quando vuoi gestire efficacemente il tuo blog, sono principalmente tre:

  • fare tutto in autonomia;
  • affidarti a una piattaforma intermediaria;
  • affidarti a un freelance.

Nel primo caso, come già accennato, devi avere sia un’abilità pregressa nell’ambito della scrittura, sia molto tempo a disposizione. Questo va accompagnato da una certa costanza, per alimentare costantemente il blog con il passare di settimane, mesi e anni.

In ottica tempi, per darti un’idea concreta, ho fatto alcune ricerche apposite online. Stando ai dati raccolti da Orbit Media, un blogger impiega in media 3 ore e 21 minuti per scrivere un post di 1.151 parole (una lunghezza considerata nella media del settore). Trai dunque le tue conclusioni a riguardo.

Nel secondo caso, puoi affidarti a piattaforme che “filtrano” l’enorme offerta nell’ambito della scrittura online.

Si tratta di un ottimo modo per scremare i potenziali candidati, visto che un qualunque annuncio su un forum/gruppo specifico può attirare decine e decine di persone.

Effettuare una selezione, visto che molti articolisti online tendono ad essere a dir poco improvvisati. Tradotto in parole semplici, andresti a perdere parecchio tempo.

Un altro contro di questa scelta è piuttosto evidente: il costo dei contenuti è superiore. L’intermediario infatti, ottiene ovviamente una percentuale sui lavori che gestisce. Non è detto poi che l’articolista che la piattaforma ha scelto sia adatto alle tue esigenze specifiche.

Generalmente può essere una via percorribile se hai bisogno occasionale di un pacchetto di articoli, anche se difficilmente puoi trovarti bene come con un freelance.

Come e perché scegliere un freelance?

Instaurare un rapporto collaborativo sul lungo periodo, ti aiuta a sviluppare un vero e proprio feeling con il professionista coinvolto nel progetto.

Mi è capitato in passato di avere a che fare con web writer davvero in gamba ma che, a livello di puntualità, si sono rivelati estremamente deludenti (in alcuni casi sono spariti per settimane senza motivo).

Ovviamente, avrai un contatto diretto con questa figura permettendo di ottenere articoli personalizzati e curati minuziosamente. Il risultato di una sinergia di questo tipo saranno notevoli per il tuo blog e per il tuo business online.

Se non ti affidi agli intermediari, acquistare articoli per blog è all’inizio più difficile, proprio in virtù della scelta che devi fare rispetto al freelance da ingaggiare.

In tal senso poi, non va solo considerata la bravura in sé. Fai attenzione all’affidabilità., una qualità imprescindibile quando ti affidi a un articolista senza intermediari.

In questo settore, molto spesso ci si sofferma su un millesimo in più o in meno a parola: a conti fatti, si tratta di poche decine di centesimi per ogni articolo. Vale davvero la pena pubblicare un articolo scadente per risparmiare pochi spiccioli?

Se un articolista è davvero capace ed è in grado di offrirti contenuti di valore, forse è meglio ridurre il numero di pubblicazioni ma puntare forte sul suo lavoro.

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