Come gestire un blog in maniera efficace

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Marco Ponteprino

Marco Ponteprino

Articolista, Copywriter, Newser, SEO ma sopprattutto appassionato di Web & Web Marketing.
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Come gestire un blog è perché è importante mantenerlo sempre aggiornato?

Una volta creato il tuo blog e pubblicati i primi articoli, ti sarai probabilmente accorto quanto sia difficile gestire questo tipo di sito.

La natura stessa di questo infatti, lo rende una sorta di diario digitale, una piattaforma che dunque necessita di costanti aggiornamenti per mantenere il progetto vivo.

Il tempo per la scrittura però, molto spesso manca. Non solo: almeno in teoria, dovresti anche preoccuparti del suo posizionamento e dell’ottimizzazione successiva alla pubblicazione dei contenuti.

Contrariamente a quanto la gente comune pensa, essere blogger vuol dire impegnarsi in quello che è un vero e proprio lavoro, che necessità una buona dose di dedizione.

A meno che il tuo sito non sia di natura hobbistica, gestire e organizzare un blog può essere infatti davvero faticoso.

Se non hai adeguate competenze poi, il tutto si fa ancora più difficile.

Sotto questo punto di vista, sta a te valutare quanto tempo e/o denaro conviene investire sul tuo blog.

Questo canale comunicativo ti offre svariate opportunità che, in molti casi, dovresti prendere al balzo.

Al di là del semplice brand awareness infatti (tra l’altro da non sottovalutare), un blog può essere sfruttato per ottenere lead a basso costo.

Sebbene poi sia sempre più difficile, una piattaforma del genere può anche permettere di
monetizzare il traffico, a patto che questo sia profilato e si presenti con volumi adeguati.

In questo articolo vorrei proprio spiegarti cosa comporta la gestione di un blog, partendo dalla programmazione iniziale, dalla keyword research alla stesura del piano editoriale, per poi passare alla scrittura e alla successiva ottimizzazione dei contenuti.

Attenzione: il lavoro sul tuo blog dovrebbe essere accompagnato da un adeguato supporto attraverso social network e altri canali.

In caso contrario, nella maggior parte delle nicchie, potresti avere qualche problema a posizionare la tua immagine come competente e autorevole nel settore specifico.

Come gestire un blog: le premesse

Se vedi il blogger come un “artista”, una persona fantasiosa e che scrive solo quando è ispirata, sei totalmente fuori strada.

Sarà pur vero che chi gestisce un blog in questo modo istintivo può proporre contenuti spontanei e appassionati, dunque con una qualità intrinseca notevole, ma di solito non riuscirà a raggiungere grandi risultati sul medio-lungo periodo.

L’improvvisazione non paga: un buon blog non deve basarsi sull’umore di chi lo gestisce.

Così come tante altre attività, sul Web e non, la pianificazione e la costanza devono essere il tuo pane quotidiano.

Il mio consiglio è quello di prendere carta e penna per mettere nero su bianco le idee. Ciò è valido per la struttura del sito, per le tassonomie e per gli spunti utili per i futuri articoli.

In poche parole, devi cominciare a mettere ordine nel caos che hai nella mente. Solo in questo modo puoi avviare un progetto con solide fondamenta.

La scelta di un dominio e di un hosting

Il nome dominio è molto importante, così come è l’eventuale logo.

Il naming di un progetto, che poi andrai ad applicare anche lato social network, è molto importante e tutt’altro che semplice da ideare.

Online infatti, la quasi totalità di domini più accattivanti, convincenti e facili da memorizzare sono già occupati.

Anche se non è semplice, cerca di concentrati su un gioco di parole, semplice da ricordare ma d’impatto.

Se invece vuoi curare il tuo brand, opta per una combinazione nome/cognome (come ho fatto io per questo sito).

Anche la scelta di un hosting, nonché del relativo piano, è piuttosto delicata.

Tenendo conto di possibili volumi, CMS utilizzato e altre necessità devi cercare un servizio in grado di soddisfare le tue esigenze e di garantire tempi di caricamento delle pagine accettabili (e non solo).

Di solito, puoi cavartela con una cifra annua che si aggira intorno ai 30-50 euro: nulla di inaccessibile dunque.

 

Scegli il tuo Content Management System

Prima di “costruire” un blog è bene scegliere il Content Management System adatto.

Quale CMS sceglierai per il tuo sito Web e perché proprio WordPress?

Anche se ho amici che la pensano in maniera diversa, credo che allo stato attuale il CMS ideale per un blog resti WordPress.

Nonostante non sia un CMS perfetto, questo offre una serie di vantaggi che, a mio parere, sono determinanti:

  • un numero enorme di plugin, il che permette una personalizzazione del sito e dei suoi meccanismi interni davvero impressionante;
  • tanti temi grafici e builder che, anche sotto il lato estetico e strutturale, offrono una grande libertà di manovra;
  • una quantità elevata di materiale formativo, gratis e non, presente in rete;
  • una notevole facilità di utilizzo.

Tutte prerogative che rendono il buon WP il miglior amico di un Webmaster.

Tutto rose e fiori? Per niente!

L’handicap, in realtà, è solo uno. Vista la diffusione di questa piattaforma, la stessa è più soggetta di altre rispetto ad attacchi hacker.

Parola d’ordine sicurezza

Come appena accennato, se scegli WordPress per realizzare e gestire un blog, dovrai preoccuparti anche della sua sicurezza.

In tal senso, penso che presto dedicherò un articolo proprio soffermandomi su pratiche, abitudini e plugin che possono rendere il tuo sito più protetto.

Per darti un’infarinatura a riguardo però, posso darti qualche breve consiglio per iniziare ad agire su WordPress limitando i rischi:

  1. evita plugin contraffatti: se non vuoi pagare trova alternative gratuite;
  2. scegli solo temi e plugin aggiornati spesso per ridurre al minimo la possibilità di falle e vulnerabilità sfruttabili dagli hacker;
  3. opta per un buon hosting, anche a costo di spendere qualche euro in più;
  4. se hai un budget adeguato a disposizione, oltre al suddetto hosting, pensa all’acquisto di un plugin per la sicurezza.

Tag e categorie: meglio ragionare a priori

Ok, buona parte di ciò che ho detto finora può anche essere scontato. Adesso però vorrei farti riflettere su un qualcosa che in troppi trascurano, ovvero la gestione delle tassonomie.

Queste, siano esse tag e/o categorie, vanno pianificate con largo anticipo, ragionando ancor prima di pubblicare il primo articolo.

Così facendo, non saranno solo etichette buttate a caso ma potrebbero aiutarti (e non poco) a realizzare una struttura ordinata del tuo blog.

Commenti sì o no?

Se ragioni come un purista, i commenti sono un contenuto in grado di arricchire il tuo blog con le opinioni e le critiche di chi ti segue.

Molto spesso però, questa opportunità si rivela solo un boomerang, ovvero ricettacolo di spam. Sta a te, in base al tuo progetto, se integrare i commenti o meno nel tuo progetto.

Nel caso di WordPress, puoi gestire questo aspetto selezionando Impostazioni (dal menu a destra) e andando in Discussione.

Tema grafico

La scelta del tema grafico è alquanto delicata.

Se in principio si usava scegliere una soluzione pronta all’uso, al giorno d’oggi è più comune la strada che abbina un tema altamente personalizzabile con un builder compatibile.

Al di là del lato estetico, che ha comunque grande importanza, ragiona bene sull’user experience del sito con un occhio di riguardo sul lato responsive.

Tieni infatti presente che, la maggior parte di utenti, al giorno d’oggi, naviga online da smartphone.

Fattore immagini

La gestione di un blog passa per forza anche attraverso le immagini, siano esse di copertina o contenuti di supporto agli articoli.

In tal senso devi considerare due importanti fattori:

  • le dimensioni delle immagini di copertina, che devono sposarsi con gli spazi disponibili (una decisione importante, visto che influenzerà tutti i post dei mesi e anni successivi);
  • l’ottimizzazione delle immagini considerato il loro impatto sui tempi di caricamento e il relativo spazio occupato sull’hosting.

Piano editoriale

Fatte queste premesse, è bene focalizzarsi sulla progettualità.

Nell’ottica della programmazione e della gestione sul lungo termine del blog, dovresti occuparti del già citato piano editoriale del sito.

Ciò significa programmare in maniera anticipata quali articoli scrivere e quando pubblicarli. Un blog si presta molto a contenuti stile news, dunque con pubblicazione frequente, ma di fatto non esistono regole particolari a proposito.

Nota bene: non mi soffermo sul discorso della struttura del sito, in quanto penso che, nell’ambito di un blog puro, non si parli di siti complessi.

Keyword Research

Bene, facciamo un piccolo riassunto.

Hai scelto la piattaforma, hai ragionato su come proteggere il tuo blog, gestendo e programmando aspetti come grafica e tassonomia.

A questo punto, hai tra le mani un sito pulito e sei pronto per pubblicare i primi articoli. Anche se non vedi l’ora di metterti all’opera però, non è ancora tempo di cominciare a scrivere.

Se vuoi ragionare il tuo blog in ottica posizionamento infatti, devi anche fare una lista di argomenti da trattare in base alle ricerche che gli utenti effettuano online.

La raccolta di parole chiave, ovvero Keyword Research, è una fase essenziale per qualunque blogger che voglia progettare un sito sul medio-lungo periodo ottenendo traffico organico da Google.

Ora direi che mi sono dilungato anche troppo nella fase di preparazione. Andiamo a vedere come gestire un sito di questo tipo dal momento del primo articolo in poi.

aprire un blog gratuito

Il primo articolo sul tuo blog

Nel momento in cui è pronto e hai programmato tutto ciò che riguarda il futuro dei suoi contenuti, non ti resta che cominciare a lavorarci (o a delegare qualcuno che lo faccia per te).

Se vuoi gestire in maniera efficace un blog, dovresti curare alcuni aspetti dei tuoi contenuti.
Il rischio infatti, è quello di perderti tra le decine di migliaia di blog presenti online.

Non spaventarti della concorrenza: ho in serbo per te qualche consiglio utile per spiccare dalla massa!

Ecco alcuni requisiti che tutti i tuoi post dovrebbero includere per contraddistinguersi da quelli dei tuoi competitor.

Originalità

Anche se in alcuni contenuti (come le news), c’è poco spazio di manovra a livello letterale, dovresti sempre cercare di mettere un qualcosa di tuo in ciò che proponi ai lettori.

Prendere ispirazione da un sito/blog estero che tratta argomenti simili ai tuoi, può essere un buon punto di partenza. Ciò però non significa copiare pari pari.

Al di là delle ripercussioni a livello di copyright infatti, devi dare un tocco di originalità per rendere il tuo sito ben identificabile.

Rifornisci il tuo blog con contenuti originali e freschi per offrire qualcosa ai tuoi lettori che non sia una massa informe di parole senz’anima.

Tono coerente

Il tuo blog tratta di finanza e ti poni come un serio esperto del settore o stai lavorando su un progetto dai toni più leggeri?

Mantenere un’impostazione coerente tra i vari post è molto utile per creare un’identità propria al tuo sito.

Esso infatti, serve a creare un rapporto con i tuoi lettori che, dopo qualche visita al tuo blog cominceranno a sentirsi quasi a casa tra le sue pagine.

Verticalità

Se stai lavorando su un semplice diario personale online, il tuo blog può scrivere di qualunque argomento possibile.

Puoi spaziare dalla tua squadra del cuore, all’emergenza climatica per poi trattare un po’ di politica e un po’ di filosofia. Sappi però che saltare da un argomento all’altro, senza approfondire nessuno di essi, non è un bene se vuoi ottenere visite profilate (e magari anche in una discreta quantità).

Non solo, nell’ambito odierno della rete, per gestire al meglio un blog o un sito, è necessario essere verticali nel senso più stretto della parola.

Se non sei una testata giornalistica e vuoi, per esempio, parlare di motori, potresti avere a che fare con un argomento ancora troppo ampio.

Pensa a un portale che tratta questa tematica a 360 gradi, magari cercalo anche online (non è difficile). Che mole di pubblicazioni giornaliere ha?

Senza un team organizzato, pensi di poter fornire una quantità e una qualità degli articoli adeguata al tuo pubblico?

Passare per esempio alle auto da corsa, vuol dire tagliare già fuori tanti argomenti, restringendo il raggio d’azione e facilitando la gestione della tematica. Tutto ciò permette di organizzare meglio il blog.

Vuoi cercare di essere ancora più specifico? Puoi parlare di Rally, Formula 1 o, ancora, auto d’epoca. Ancora più verticalità? Perché non aprire un blog come fan di una scuderia specifica di F1?

Non è detto che optare per tematiche specifiche sia più semplice ma, allo stesso tempo, tale comportamento direziona il tuo progetto digitale, rendendolo più facile da riconoscere tra i tanti blog/siti automobilistici.

Costanza

Il blog ha il vantaggio di poter lavorare anche su contenuti alquanto brevi.

Riguardo alla costanza, non posso criticare nessuno: se dai uno sguardo al blog del mio sito infatti, noterai come in media posto un articolo ogni 2 mesi.

A questo punto però, dopo il tuo primo post, la priorità deve essere la costanza di pubblicazione.

Non esiste una quantità di post a settimana/mese precisa, sappi però che nulla risulta spiacevole al visitatore come un blog che non presenta post recenti.

La sensazione infatti, è quella di un sito abbandonato a se stesso e dunque non degno di particolare attenzione.

Blogger a lavoro su WP

La gestione di un blog avviato

Hai avviato il sito e ora pubblichi regolarmente contenuti originali e interessanti. Bene, direi che sei sulla buona strada.

Adesso cosa devi ancora fare per ottenere buoni risultati in termini di visite ed eventuali conversioni?

Andiamo a dare uno sguardo a quella che è la vera e propria gestione di un sito.

Content refresh

Se per le news, una volta pubblicate ed eventualmente diffuse sui social network, il ciclo vitale è piuttosto corto, non tutti gli articoli del tuo blog saranno così.

Se hai realizzato un post di qualità e capace di posizionarsi, questo sarà in grado di racimolare visite con costanza nei mesi e anni successivi alla pubblicazione, diventando dei veri e propri evergreen.

In questo contesto comunque, tieni conto che Google premia i contenuti che, di tanto in tanto, vengono aggiornati e mantenuti “freschi”.

Il content refresh, ovvero la pratica di aggiornare gli articoli del sito, può essere un ottimo modo per rafforzare il posizionamento dei contenuti evergreen.

SEO

L’aggiornamento di articoli già disponibili sul tuo blog però non è l’unico lavoro di manutenzione ordinaria che dovresti effettuare su ciò che hai già pubblicato.

Analizzando i risultati ottenuti tramite gli strumenti proposti da Google e tool SEO di terze parti è possibile migliorare il posizionamento di articoli che stanno già ottenendo visualizzazioni in SERP o vere e proprie visite.

Cura tutto ciò che circonda il blog

Che si tratti di SEO off-site con relativi link esterni o di collaborazioni e quant’altro, non dimenticare mai di fare un lavoro come PR.

Mantieni i contatti con persone che trattano argomenti simili ai tuoi.

Ciò è molto utile per raccogliere contatti per potenziali collaborazioni e, dunque, per far crescere il tuo progetto.

Inoltre, soprattutto se tratti tematiche tecnologiche o, comunque, in continua evoluzione, tastare il polso del settore è sempre molto utile per mantenerti aggiornato e per captare anche spunti per nuovi contenuti. Questi aspetti sono troppo spesso sottovalutati.

Conclusioni

Gestire un blog, a meno che per te non sia per puro hobby a tempo perso, è alquanto impegnativo.

Non si tratta solo di pubblicare articoli, ma di progettare gli stessi e di aggiornarli periodicamente. Il lavoro di rifinitura, troppo spesso sottovalutato, è in molti casi la chiave di svolta sul lungo periodo.

Il tempo richiesto per questo lavoro è tutt’altro che poco. Se ritieni importante in tuo progetto online dunque, potresti anche pensare di trovare una figura del settore che si occupi in toto di tutto ciò che riguarda la gestione del blog.

In questo modo puoi sia dedicare energie alla tua attività principale, sia sfruttare le potenzialità di chi tratta blog, gestione dei contenuti e posizionamento come suo principale lavoro.

Il risultato, rispetto a una gestione approssimativa e sporadica, sarà ben percepibile già nel breve periodo.

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